Allende, l’America Latina e le vie della modernizzazione
<<Per quanti concepiscono la storia come una competizione, l’arretratezza e la miseria dell’America Latina sono soltanto il risultato del fallimento. Abbiamo perso; altri hanno vinto. Ma sta di fatto che chi ha vinto, ha vinto perché noi abbiamo perso: la storia del sottosviluppo dell’America Latina è parte integrante della storia dello sviluppo del capitalismo mondiale>>.[1]
Con queste parole Edoardo Galeano, all’inizio del suo Le vene aperte dell’America Latina, ribaltava il principio interpretativo degli studi di area e dei teorici della modernizzazione, che prevedevano fondamentalmente un’unica via di sviluppo per le società cosiddette “sottosviluppate”, basata sul primato della classe media quale veicolo di stabilità, benessere, democrazia. Galeano certamente si inseriva nella cornice della teoria della dipendenza, che proprio nei decenni Sessanta-Settanta individuava nell’eredità del colonialismo e nel rapporto gerarchico centro-periferia la cifra della storia globale.